lunedì 21 maggio 2012

"La legge del cane" - una recensione

La legge del cane è un colloquio tra i rapper Jake la Furia e Guè Pequeno dei Club Dogo. La lettura scorre in modo davvero non indifferente, è molto coinvolgente e aiuta a capire il mondo dei Club Dogo, la loro adolescenza, il contesto in cui il gruppo si è formato. Tantissimi racconti di gioventù, dalle feste a cui i due hanno partecipato, dai personaggi diciamo così "caratteristici" con cui sono cresciuti, all'esperienza a stretto contatto con la droga, alla politica, e ovviamente al loro percorso musicale.

Dalla lettura di questo libro sarà più chiaro a tutti chi sono i Club Dogo, da dove vengono e cosa vogliono. Quante volte avete sentito domande e affermazioni di questo tipo sul loro conto?
- "I Club Dogo sono figli di papà, perché raccontano vite difficili?"
- "Prima sputavano sulle major discografiche e ora ci sono dentro"
- "I Club Dogo sono morti con Mi Fist, dovrebbero tornare quelli di un tempo.
Nel libro La legge del cane troverete tutte le risposte. Dal mio punto di vista questo libro ha un solo piccolo difetto (credo quasi impossibile da evitare), è sicuramente molto "milanese"; ricorrono zone, concetti e modi di dire di Milano, per cui qualcuno potrebbe avere qualche problema a capire alcuni contesti ed espressioni. Alla fine del libro comunque un piccolo glossario aiuta i lettori che si trovano più in difficoltà. Non voglio raccontarvi il libro troppo nel dettaglio, non avrebbe senso, vi dico solo che chi è fan dei Club Dogo capirà un sacco di cose che forse prima non erano chiarissime, e chi non è fan potrà trovare molte risposte, per capire "chi sono i Club Dogo e perché lo fanno".
Se avrete tempo a disposizione lo leggerete tutto d'un fiato. Non stanca, scorre e coinvolge.

Alessia Arischia

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