Le forze dell'ordine l'hanno nominata operazione Last Bet, altri scandalo calcioscommesse, ma il concetto è lo stesso: un nuovo terremoto del pallone. Proprio quest'anno che gli effetti di moggiopoli sembravano finalmente essersi esauriti,con un Milan capace di interrompere sul campo il ciclo vincente dell'Inter,che aveva beneficiato dello scandalo del 2006,ancora una volta il mondo dello sport più popolare d'Italia e della legge nazionale si incontrano.
Nel mirino degli investigatori circa 30 partite, tra serie A,Bwin e Lega Pro che sarebbero state falsate per favorire un giro di scommesse sportive illegali che coinvolgeva grandi personalità del mondo del pallone (quali l'ex bomber di Samp e Bologna Giuseppe Signori, il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, l'ex giocatore del Bari Bellavista, Quadrini del Sassuolo, il portiere del Cremona Paoloni ecc..) e semplici imprenditori amanti del gioco alla ricerca di un guadagno facile. Risulta dalle prime indagini e dai primi interrogatori che esistesse un vero e proprio "clan" dei Bolognesi (capitanato da Signori) che era capace di orchestrare il giro di partite truccate: venivano dati dei soldi (si parla si 600 000 ad esempio per una partita di lega pro)ad alcuni giocatori che avevano il compito di giocare male e convincere i compagni di maggior talento (o chiamati a giocare un ruolo-chiave nelle partite,tipo il portiere o l'attaccante) a fare altrettanto per compromettere l'esito della gara. Ai Soci scommettitori non occorreva poi altro da fare che scommettere contro la squadra corrotta e intascare i soldi a sconfitta avvenuta o a "over" subito,che poi venivano spartiti tra gli scommettitori,i giocatori "affiliati al clan" e i corrieri (ovvero coloro che portavano i soldi "sporchi" ai giocatori corrotti). A fornire alle procure di Cremona e Bologna (le città che sono al centro dello scandalo) le prove per incastrare gli indagati sono arrivate grazie soprattutto al monitoraggio delle puntate prima e poi alle intercettazioni telefoniche dei sospettati. Attualmente ci sono circa 30 persone indagate, un terzo delle quali sono in stato di arresto. Parallelamente a quanto accade nel Nord Italia, anche a Napoli sono ultimamente comparsi molti sopspetti su alcune partite della squadra partenopea: in Napoli-Chievo del 2009/2010 il Napoli vince 3-0, giusto quanto basta per l'over e segna tutti i gol nel primo tempo.L'anomalia delle puntate su questa gara fa insospettire gli inquirenti. Nella stessa stagione, Napoli-Parma vede le due squadre pareggiare 2-2, ma all'ultimo minuto un roccambolesco gol degli Emiliani su distrazione della difesa azzurra porta il risultato sul 2-3. Proprio davanti agli occhi di Antonio Lo Russo (nella foto presa da Google), figlio di un Boss della Camorra attualmente latitante che stava a bordo campo con un telefonino in mano. E nel suo quartiere dopo il primo tempo sono fioccate le puntate sul "2". Solo il tempo potrà confermare o smentire questi sospetti. l'unica cosa certa è cheil calcio si conferma un mondo meschino e avido,nascosto dietro alla gioia di inseguire un pallone. MAURIZIO AVVENENTE
Ormai il calcio non è più uno sport dove si ci diverte in compagnia. Non si può più andare allo stadio senza il rischio di essere ammazzato o arrestati ingiustamente...Sono arricati pure alle scommesse, che vergogna...
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