domenica 23 marzo 1980. Molti di noi non c'erano, ma in quella data si può ritrovare questa situazione, il mondo del calcio viene sconvolto da uno scandalo, il primo scandalo scommesse. Allora vennero indagati calciatori come Paolo Rossi e Beppe Savoldi, oggi si parla di Cristiano Doni, Beppe Signori e Marco Paoloni, eh già - verrebbe da dire - il calcio italiano c'è ricascato, cambiano i personaggi ma non la storia.
Ma ci si chiede: come è possibile che dei giocatori con stipendi esorbitanti, cerchino il modo di arricchirsi ulteriormente? Questa continua ricerca ha portato Paoloni a drogare i propri compagni (persone a cui è legato e con cui passa molto del suo tempo) per fare in modo di perdere una partita di calcio, oppure con dei palesi errori a pochi minuti dalla fine rovinando il lavoro dei suoi compagni. La cosa peggiore di questo situazione sono le conseguenze delle società di appartenenza: le Varie Atalanta, Cremonese, Ravenna, Ascoli etc.. che adesso rischiano di vedersi penalizzate, o ancora peggio, retrocesse. Un uomo come Signori, 188 gol in Serie A e ottavo marcatore di sempre, si dice scommettesse con i compagni di squadra su molte cose, compreso mangiare un Buondì e camminare contemporaneamente, portandolo a guadagnare anche da queste piccolezze. Tutto questo indebolisce un calcio italiano già fragile e confuso, in cui le grandi hanno il monopolio e i giovani faticano a trovare spazio. E' necessaria una riforma, giuridica e sportiva per evitare cose di questo genere, e forse un pizzico in più di coraggio da parte delle autorità e più buona volontà, potrebbero portare questo sport a essere di nuovo un mondo pulito, ma soprattutto uno SPORT.
FEDERICO DASSERETO
Ci sono ancora troppe cose davvero poco chiare in questa vicenda e le intercettazioni da esaminare sono innumerevoli. Difficile che si arrivi ad una soluzione in tempi brevi. Probabilmente ai singoli colpevoli che tu citi sarà data una punizione esemplare (penserei alla radiazione, di modo che non possano rientrare nel mondo del calcio neppure da allenatori o dirigenti); il problema però è capire se c'entrano le società e in che misura, e a quel punto si tratterà di avere il coraggio di prendere provvedimenti forti. Finora sono emerse B e Lega Pro, ma pare che anche la Serie A ci sia dentro, e francamente alcune gare destano ben più d'un sospetto. Forse l'unica cosa sensata potrebbe essere fermarsi, perché solo in quel caso si darebbe un segnale evidente e in contro-tendenza. Ci si ferma per un anno per ripartire da zero. Ma un tifoso, specie chi vive di solo calcio come molti Italiani, potrebbe mai accettare tutto questo?
RispondiEliminaCome immaginavo in pochissimo tempo questa storia è andata dimenticata.
RispondiEliminaQualcuno graziato (Atalanta, Manfredini..), qualcuno duramente colpito (Alessandria, Ascoli..) e tutti felici e contenti.
Sotto sotto non è cambiato nulla.