lunedì 27 giugno 2011

L'ombra delle pay-tv sulla TV pubblica.

Meno male che chiama canone  Rai. Perchè se si pagasse un "canone Mediaset" sarebbe già scoppiata una insurrezione . Si, perchè l'avvento della nuova pay-tv sul digitale terrestre Mediaset Premium ( che deve fare concorrenza al colosso SKY) ha assorbito tutti i film d'autore e i programmi educativi ed interessanti sulla tv a pagamento. Chi può permettersi le ricariche alla famosa tessera premium, può godersi solo che ad esempio con l'offerta cinema+calcio ben 4 canali di cinema + 3 di fiction americane (che trasmettono 24 ore su 24) + i canali calcio di serie A e B. Bello. Ma chi non è attrezzato? chi non ha voglia o non può permettersi un abbonamento?
Al posto di un film con Angelina Jolie o Matt Damon può  guardare Barbara Durso cinguettare frenetica mentre un concorrente dei "Guinnes World Record" tenta di spaccare dei meloni con la testa o di restare in apnea per più di 4 minuti. L'alternativa ad i una rubrica di cinema con Penelope Cruz o di un quarto di finale di Champions League con Messi e Xavi è "Wild" o "Tamarreide" (che è sbarcato nella tv italiana solo grazie a MTV, che ha inventato il format in America, questo va detto) con Fiammetta Cicogna.
I programmi e i (pochi) film della TV free,presentati con una non-troppo-ironica enfasi nelle pubblicità promozionali, continuano ad essere quel cibo da fast food che fa il telespettatore satollo,felice,rilassato ma malato, perchè improntato verso una vita fasulla,interpretata da personaggi controllati come marionette dai loro agenti e sfruttati per tutto il loro breve momento di gloria.
Mentre la Rai "risponde"  alla prima serata mediaset  con fiction e situation comedy da due soldi sempre con gli stessi quattro-attori-quattro  che riscuotono successo solo tra un pubblico over 60 e al pomeriggio con programmi più consoni  tipo "linea verde" che però non si fila nessuno perchè monotoni e presentati male.

MAURIZIO AVVENENTE

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